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La morte di Adamo. L'evoluzionismo e la sua influenza sul pensiero occidentale

[The death of Adam. Evolution and its impact on Western thought], traduzione di Libero Bosio


Milano, Feltrinelli, 1971, I fatti e le idee. Saggi e biografie. Storia della scienza, 222
cm 22.5x14.3, pp. 407-(9), 24 figure nel testo, cartonato illustrato
Prima edizione italiana. Ottimo esemplare >>>

€ 30
Indice

Prefazione  Pagina   

1. Le basi del conflitto  9

2. Il cielo alterabile  25


Mosè e Newton 29 - Una cometa colpisce il Sole 37 - Mondi senza fine 39 - Il cerchio si chiude 45


3. Un mondo in rovina  53


"Piccolo sporco pianeta" 55 - Il significalo dei fossili 59 - L'onnipotente diluvio 69 - L'uniformità della natura 71 - Tre generi di montagne 76 - Battesimo col fuoco 79 - Cronologia relativa e cronologia assoluta 84 - Vulcanismo e nettunismo 86 - Le epoche della natura 89 - Né vestigia di un principio, né indizi di una fine 93 - La chiave dell'enigma 104


4. Specie estinte  107

5. Dalla monade all'uomo  151


La ricerca del metodo della natura 155 - Le specie e il tempo 164 - La via della natura 186 - Perpetuo perfezionamento in natura 198 - Le condizioni d'esistenza 201


6. Il posto dell'uomo nella natura  209


Né scimmia né uomo 212 - Il pongo e il jocko 216 - La linea di divisione tra la scimmia e l'uomo 219 - La descrizione dell'orang-utan 224 - Finalmente una scimmia a statura d'uomo 230


7. L'animale perfettibile  237


L'uomo allo stato di natura 242 - L'uomo crea se stesso 246 - Razza e ambiente 257


8. L'origine delle razze umane  261


Le prime forme sono le migliori 265 - Miglioramento attraverso la selezione 272 - L'uomo è una creatura recente 278 - Dal Negro all'Europeo 280 - La variazione casuale e la selezione naturale 286


9. Il trionfo del caso e del mutamento  291

10. Darwin e Adamo  355

Indice analitico  389
Può suonare strana l'affermazione che solo da poco più di un secolo l'umanità ha conseguito una visione realistica delle proprie origini: eppure l'Origine delle specie di Darwin, la prima opera in cui si spiega in modo scientifico, attraverso la teoria della selezione naturale, il meccanismo dell'evoluzione, data al 1859 (all'anno 1844 risale il primo abbozzo della teoria); ancora Buffon, in pieno periodo illuministico, era costretto a virtuosismi per elaborare una teoria che non suonasse in disaccordo col racconto della creazione contenuto nella Genesi, e qualche volta le precauzioni non bastavano.


La storia dell'avvento di una visione dinamica dell'origine delle specie comincia praticamente alla fine del Seicento, sotto lo stimolo del meccanicismo che, conquistata una posizione di forza in fisica e in astronomia, stava accingendosi a una verifica su un piano diverso.
L'opposizione della Chiesa e della cultura tradizionale, che stavano ormai lentamente cedendo di fronte all'incalzare del copernicanesimo, si sposta sul terreno della geologia, della storia della Terra e dell'origine delle specie, un terreno in cui viene messa in gioco la veridicità della Genesi. Le resistenze non sono solo esterne; il cammino verso la verità è difficile e laborioso, la scoperta di resti fossili di animali sconosciuti offre solo deboli spiragli di luce a gente che brancola nel buio. Ma le conoscenze si sommano e si moltiplicano: Buffon, Lamarck, Cuvier, Saint-Hilaire, Maupertuis, Erasmus Darwin, Lyell, Linneo, offrono tanti frammenti di un mosaico che sarà ricomposto pazientemente da Charles Darwin negli anni successivi al suo storico viaggio intorno al mondo sulla Beagle.
Oggi, con i progressi incredibili compiuti dalla genetica, il meccanismo della trasformazione organica, e soprattutto dell'eredità dei caratteri acquisiti, si è molto chiarito. Ma proprio alla luce delle conoscenze attuali, la lettura di questo libro ci da il senso di una delle più grandi avventure del pensiero umano, e della gradualità e lentezza del divenire storico anche in un campo dotato di una grande mobilità, quello delle idee.

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